Lamento sul maschio – lo “status quo” è salvo.
L’esperienza maturata fin ora nella condivisione del tema – sesso, amore, intimità – mi ha mostrato tanto interesse a parole e poco nei fatti. Soprattutto nel versante donne e del lamento sul maschio.
Ho nel frattempo rivisto e buttato a mare più di un presentimento. Molte sono le donne che amano parlare assai dell’argomento, si sentono ferite, percepiscono il disagio, se ne lamentano, sviluppano via via disistima per il maschio (senza rendersi conto del loro pesante contributo nel renderlo ciò che appare) e alla fine non si presentano.
Chi si mette in gioco, invece, con maggior frequenza, è l’uomo – nella sua aperta vulnerabilità. Diciamocela francamente, le donne a cianciare sono un asso. Poi appena trovano qualcuno con cui giocare il giochetto della lingerie sexy, si rimangiano il lamento. 😀
Alla faccia di chi mi ha informato, sotto l’indorata dell’esperto marketing di turno, che queste son cose solo da donne! Che abbiano, in tante, gettato la spugna?
Ed è anche vero che in questo campo – basilare – il lamento gratuito si dimostra chiaramente come il modo più radicato per rimanere (e salvare) nello “status quo”.
Tutte noi donne, nessuna esclusa, dovremmo curare di più la nostra milza, l’organo del lamento;-)