L’amore per il corpo
Riflessioni del dopo seminario: l’arte dell’Intimità – Sì al corpo, 11-12 Novembre, Cesena.
L’amore – l’intimità – include e “comincia” con l’amore per il corpo.
Si tratta di un SI’ pieno alla Vita, che lo muove. La capacità di vivere nel proprio corpo con forza, apprezzamento e dignità. D’incarnarsi davvero, d’incarnarla quell’intelligenza suprema che lo abita e al contempo lo manifesta. Altrimenti, a che pro essere qui? Potevamo restare nell’empireo.
Alla base di ogni conflitto, del senso di separazione, c’è il rifiuto del corpo, un NO al corpo che è un no alla vita, soprattutto nella donna. Che è il rifiuto della madre e della terra. Ed ecco che il cielo può diventare una compensazione appetibile, sotto le spoglie di un elevato e speciale cammino spirituale, che più o meno apertamente il corpo lo deprezza, lo squalifica, offrendo quella consolazione di seconda mano – finché non si fa una mia esperienza diretta – che tu non sei il corpo.
Un trabocchetto allettante per continuare a nutrire quel senso di superiorità spirituale ben mascherato, per coltivare sottilmente quella separazione tra il “corpo macchina” e lo spirito, la terra e il cielo, la donna e l’uomo. Con una, neanche troppo dissimulata preferenza, indovinate per cosa?
È in questa direzione, che è stata per me sconvolgente quanto illuminante, questa domanda di B. Hellinger, a viva voce: «Chiedetevi, le vostre vie spirituali vi portano verso la vita o verso la morte?».
Attraverso un corpo – di donna – giungiamo in questa dimensione terrestre ed è solo attraverso il corpo – amandolo – che posso, eventualmente scoprire che non sono quello.
Ed è con tenera gratitudine che “guardo”, quando incontro un cosiddetto “risvegliato” – un maestro spirituale – sua madre, e suo padre, che hanno reso un tale grande servizio alla Vita. Il suo dedito, immenso prestarsi poggia su loro, a cui va il mio: shapeau!!!