Coach sarai tu!
Vero è che l’abito, come l’etichetta, non fa il monaco, tuttavia questo è un titolo a cui non tengo e volentieri lascio che se lo affibbino altri.
Mi riferisco, nelle specifico, alle cosiddette professioni d’aiuto.
Sono un’amante delle parole che a mio avviso non sono aria. E la vita è ben più di uno sport che necessita di allenamento. Fa fico professionale – in particolare il termine “life coach” – è l’esempio eclatante di chi mette l’uomo al centro della vita, alfine separandolo da quella.
Che caspita significa life coach, che cosa fa intendere? È disinformante. In un certo senso disfunzionale. Fa credere che la vita possa essere plasmata come ci pare e piace e dico la vita, non il vivere. Porta a confondere quello – il vivere – con la vita, che è flusso incondizionato, sempre a disposizione. Porta a pensare che la vita abbia bisogno di essere aggiustata, addestrata, manipolata, che sia evento volontario in nostro potere. Smacco al privilegio e alla sacralità del suo dispiegarsi oltre la nostra irriverente volontà di farne quel che ci pare e piace. La vita si fa oggetto piuttosto che essenza, chi sono, intimamente.
Si riduce a personale sollazzo e fuga dalla vita stessa, Essa, potenza e forza impersonale, ridotta a cosetta da poter giostrare, addestrare, tenere a freno.
Sottigliezze? E no, signori miei. Sembrano sottigliezze, di fatto si fanno costume e influenzano il nostro vivere, l’ascolto della voce fremente della vita che è la nostra vera voce. Influenzano per. es. la capacità di dare la vita, sempre più evento addomesticato. Si fanno malcelata arroganza.
Lo dice bene Eric Baret, che sta e risuona armoniosamente nelle mie corde:
“È verosimile che nei decenni a venire, per delle ragioni di mercato, questo movimento che mette l’uomo al centro della vita e non la vita al centro dell’uomo, come insegna la scienza sacra, sarà sempre più sviluppato attraverso la medicina, la biologia, la psicologia e le altre espressioni del mondo capitalista. Più una società rende stupidi i suoi membri più afferma di esaltare la libertà personale.”
Nonostante tutto il coaching, un giorno o l’altro, di nuovo, la Vita, ci sconvolgerà. E meno male! 😀