depressione e ansia in tempo di crisi
La mente psicologica – “il pensarsi addosso” come lo chiamo io – rischia di normalizzare la depressione, quando è possibile, invece, coglierne l’opportunità. Normalizzare, di questi tempi – soprattutto di questi tempi – significa stigmatizzare come malattie dei legittimi stati d’animo, in modo da farne dei malesseri perpetui, creando dei “malaticci” in costante ricerca di miglioramento. Creo il disturbo come tale e poi dispenso il boooonus per soccorrerlo.
E questo è un punto.
Un altro risiede in quello che una volta mi ha detto Bert Hellinger, durante un seminario sulla “guarigione”, a Bolzano: «Il 75%( e resto contenuto) di coloro che si rivolgono a un professionista della relazione d’aiuto vogliono confermare il loro cosiddetto problema non risolverlo».
Di questo ho esperienza nel mio mettermi al servizio. Andranno a cercare altri fintanto che apparentemente troveranno confermata la loro opinione. Un temporaneo sollievo per un ego tenacemente migliorativo. E va bene così, non fraintendetemi. A ognuno il suo tempo per cadere dal pero.
A proposito della depressione. Vale anche per l’ansia e simili… lascio la parola al mio barbamaster:
“La vita è basata sulla polarità
‘Depressione’: “Ogni volta che sei depresso, aspetta il momento in cui la depressione scompare”.Una delle leggi più basilari della vita deve essere compresa: La vita è basata sulla polarità; tutto esiste con il suo polo opposto. Altrimenti non è dato. […]
Ricorda questo: ogni volta che sei depresso, aspetta il momento in cui la depressione scompare.
Niente dura per sempre; la depressione se ne andrà. E quando ti lascia, aspetta – sii consapevole e vigile – perché dopo la depressione, dopo la notte, ci sarà l’alba e il sole sorgerà. Se puoi essere vigile in quel momento, sarai felice di essere depresso. Sarai grato di essere depresso perché solo attraverso la tua depressione è stata possibile questa zecca di felicità.
Ma cosa facciamo? Ci muoviamo in una regressione infinita. Ci deprimiamo. Poi ci deprimiamo a causa della depressione: segue una seconda depressione. Se sei depresso, va bene! — non c’è niente di sbagliato. È bello perché attraverso di esso imparerai e maturerai. Ma poi ti senti male. “Perché mi deprimo? Non dovrei deprimermi”. Poi inizi a combattere la depressione. La prima depressione è buona, ma la seconda depressione è irreale. E questa depressione irreale offuscherà la tua mente. Ti perderai il momento che sarebbe seguito alla vera depressione.
Quando sei depresso, sii depresso. Sii semplicemente depresso. Non deprimerti per la tua depressione.
Quando sei depresso, sii semplicemente depresso. Non combatterla, non creare alcun diversivo, non forzarla ad andare.
Lascia che accada; andrà da sola. La vita è un flusso; niente rimane lo stesso. Non sei necessario; il fiume si muove da solo, non devi spingerlo. Se stai cercando di spingerlo, sei semplicemente sciocco. Il fiume scorre da solo. Lascia che scorra.
Quando c’è la depressione, lascia che ci sia. Non deprimerti per questo. Se vuoi rimuoverla prima, ti deprimerai. Se lo combatti, creerai una depressione secondaria pericolosa. La prima depressione è bella, data da Dio. La seconda depressione è la tua. Non è dato da Dio; è mentale. Quindi ti muoverai in girigoghi mentali. Sono infiniti.
Se ti deprimi, sii felice di essere depresso e lascia che la depressione sia. Poi improvvisamente la depressione scomparirà e ci sarà una svolta. Non ci saranno nuvole e il cielo sarà sereno. Per un solo momento, il paradiso si apre.
Se non sei depresso a causa della tua depressione puoi contattare, puoi entrare in comunione, puoi entrare in questa porta celeste. E una volta che lo sai, hai imparato una delle leggi ultime della vita: che la vita usa il contrario come insegnante, come sfondo.
– Osho
The new alchemy – To turn you on, cap 8