(non-dualità) ovvero l’amante non duale
Oh, basta con sta non dualità…
Ebbene, basta.
Basta, con questi pseudo insegnamenti non duali di mascolina foggia. Non di rado, trattasi di beotamente single, tra un urgenza ormonale e l’altra. Che dall’alto del “io so che cosa l’amore è davvero” – “qui non c’è nessuno che ami e che non ami” – “qui c’è puro a-mors”… e via andare – sottilmente buttano giù la donna, ironizzando con quei caspita di emoticons. Denigrandola solo un pochino, così, tra una battuta neo-advaita e l’altra.
Nella lista ci metto anche qualche noto autore e conferenziere – che, ogni tanto, anche lu’, piscia fuori dal vaso. Leggo per es. una risposta a una donna, timorosa della prossima menopausa e del fatto che la sua bellezza stia sfiorendo: «Ti devi abituare donna, là in strada i maschietti guardano quelle più giovani etc…».
Lui per primo. Questo non lo specifica. È ben lui che per strada luma avidamente le più giovani. È lui che, con probabilità, s’annoia presto delle donne che ha al fianco.
Ci tengo a dire, messer B. che non è obbligatorio lumare, che ci sono uomini che non lo fanno d’abitudine e che se vuoi leggere la risposta di un uomo nobile a una domanda del genere, prego, rifatti la bocca e magari qualche sinapsi: https://www.elsamasetti.it/transizione/
Siccome l’amore deve esser così e cosà, ne deriva che i più vissero orgogliosi e single, proni all’illimitatezza di un amore non-duale per non sporcarsi le mani con ciò che “l’amore non è”.
Ringrazio la gelosia, la possessività, la necessità di dominare – per un periodo ho messo una tacca sul retro di una cartolina, per ogni amante consumato. Le ringrazio insieme alla paura dell’abbandono, all’erosione della dipendenza, all’estatica tossicità del piacere per avermi insegnato che cosa l’amore non è e paradossalmente per avermi svelato che tutto è amore.
Ma qui, di nuovo, può colare la bavetta dell’eroe non-duale, quello che davvero ama e predica l’amore vero e manipola ogni espressione dei limiti che l’amore umano impone – Sì signori miei – l’amore include anche i limiti, l’amore umano ha un prezzo e non se ne risente.
“Io sono te” dice e non assomiglia a quello scarno inquisitore che vuole definirlo – quello vero, certo, e che caspita, ora ve lo dico io qual è, io che amo davvero perché qui non c’è nessuno che ama e che non ama – Inquisitore giusto, di una giustezza ieratica e orgogliosa di sé, anche quando ferisce il ventre di una donna con il suo sperma disinteressato, indipendente, appena destabilizzato, nel suo essere amor, da un distratto sbalzo testosteronico – – sperma non-duale doc – vuoi mettere?
Continuando, magari, giusto e disumano, a fottersi le donne degli altri.
Tanto qui non c’è nessuno. Già.
P.S.- Tu “povera cocca”(possessiva, gelosa, dipendente…) sei indietro, non hai imparato ad amare te stessa e non sai che cosa sia il vero Amor – dicono, affilando armi seduttive da fauno meditativo e da risvegliatononrisvegliatochelosonomaquinonc’ènessunocheloè.